-
In epoca preistorica e protostorica, popolazioni attratte da un ambiente ricco di risorse naturali, hanno popolato queste contrade.Lo dimostrano le ricerche nel territorio, seppur non complete, intraprese negli ultimi anni, al fine di colmare la lacuna esistente tra le indagini nei centri antichi costieri e i luoghi posti più all’interno. Plinio il Vecchio, scrittore di epoca romana, identifica con il nome Sila, le foreste calabresi che vanno dall’istmo di S.Eufemia fino allo stretto di Messina, includendo, quindi, anche le Serre.
-
Mongiana, a seguito della realizzazione degli stabilimenti metallurgici, si costituì un agglomerato urbano, che arrivò nel corso dei decenni a contare oltre 1.000 abitanti che dipendevano esclusivamente dalla vita della ferriera.
-
La risorsa necessaria per il funzionamento degli altiforni delle Ferriere era il carbone che veniva prodotto principalmente dall’utilizzo di legna ricavata dal taglio dei boschi, e in particolare del faggio perché più adatto a produrre il carbone da bruciare.
-
Il distretto siderurgico delle Calabrie comprendeva essenzialmente le miniere di ferro di Pazzano e le due ferriere di Mongiana e di Ferdinandea.
-
1° periodo Borbonico (1771-1806)
- 1771 Francesco Giuseppe Conty
- 1791 Massimiliano Conty
- 1799 Vincenzo Squillace
-
Ferdinando IV di Borbone, nella seconda metà del 1700, decise di avviare la realizzazione di un complesso siderurgico che avrebbe dato maggiore impulso all’economia calabrese e a quella del Regno di Napoli.
-
Nel cuore della Calabria, tra Sila e Aspromonte, si trovano le Serre. Mongiana, a poca distanza da Serra San Bruno, Fabrizia e Nardodipace, costituisce, insieme a quest’ultime cittadine, seppur con le differenze dovute alla dimensione degli abitati, il centro delle Serre calabresi.